domenica 20 giugno 2010

REINCARNAZIONE (2,13)


dehino’smin yathà dehe
kaumàram yauvanam jarà
tathà dehàntara-pràptir
dhìras tatra na muhyati

dehinah: dell’anima incarnata; asmin: in questo; yathà: come; dehe: nel corpo; kaumàram: l’infanzia; yauvanam: la giovinezza; jarà: la vecchiaia; tathà: similmente; deha-antara: di cambiamento del corpo; pràptih: compimento; dhìrah: il sobrio; tatra: a questo proposito; na: mai; muhyati: s’illude.

“Come l’anima incarnata passa, in questo stesso corpo, dall’infanzia alla giovinezza e poi alla vecchiaia, così l’anima passa in un altro corpo all’istante della morte. La persona saggia non è turbata da questo cambiamento.”

Ogni entità vivente è un’anima individuale e il corpo di ognuna di esse cambia ad ogni istante, manifestandosi a volte come un bimbo, come un giovane o come un anziano. Tuttavia si tratta della stessa anima spirituale ed essa non subisce nessun cambiamento. Questa anima individuale cambia il corpo nel momento della morte e trasmigra in un altro corpo, materiale o spirituale. Qualsiasi persona che abbia una conoscenza perfetta sulla costituzione dell’anima individuale, della Superanima e delle nature materiale e spirituale viene riconosciuta come dhìra, una persona sommamente sensata. Una persona come questa non è mai confusa dal cambiamento del corpo.

sabato 6 febbraio 2010

Comparazione tra il Narada Bhakti Sutra e la spiritualità di San Francesco

Uno dei testi straordinari sulla Bhakti Vaishnava, il Narada Bhakti Sutra, presenta dei meravigliosi sloka, che trovo così vicini al pensiero e alla vita del nostro Bhakta, che è il Santo di Assisi Francesco. Nel terzo sloka del Narada Bhakti Sutra si pongono le basi iniziali per definire la natura dell'amore; lo sloka recita così: “amrta-svarupa ca”, che tradotto significa:“ed è di natura immortale; essa è' la bhakti”. La bhakti è della stessa natura di Dio, ed è amrta, immortale; la natura dell'amore supremo è di natura non ordinaria, e vi si accede rimuovendo gli ostacoli che ne impediscono la realizzazione. Nel salmo 145-18 si dice che il Signore è vicino a quelli che lo invocano, a quelli che lo cercano con cuore sincero. San Francesco è stato un uomo particolarmente carismatico e la sua santità sembra coniugarsi bene alla spiritualità orientale. Lui era un autentico innamorato di Dio; il dharma supremo è offrire amore a Dio, è questa la via per la totale e completa soddisfazione. Il Signore è trascendente, di natura spirituale e la Sua percezione va al di la della materia e alla capacità dei nostri strumenti sensoriali, che non sono adatti a una tale visione. Per amare c'è bisogno che si ami, solo così diventerà parama-bhakti, e questa era anche la condizione di San Francesco; un amore folle, un folle amore per Dio. Nella tradizione delle Chiese d'Oriente esiste una tipologia che non è conosciuta dalla Chiesa d'occidente ed è chiamata 'pazzia per Cristo'. I pazzi di Cristo sono chiamati in Greco 'soloi' e in Russo 'yurodivij'. I pazzi in Cristo hanno rigettato la saggezza umana per acquisire solamente la saggezza spirituale. Anche nella tradizione della bhakti vaishnava è stato Caitanya Mahaprabhù a mostrare tutti i segni dell'amore estatico, i cui sintomi si evidenziarono anche nel Suo corpo, nelle Sue continue estasi d'amore. Narada è dell'opinione che le caratteristiche fondamentali della bhakti è la consacrazione di tutte le attività, abbandonandosi al Signore e soffrire, sentire tutta l'angoscia quando ci dimentichiamo di Lui. Attraverso la purezza, che è il requisito primo per lasciar passare la luce della bhakti, insieme alla dedizione,la continuità e la coerenza, possiamo percepire Dio in ogni cosa attraverso azioni come respirare, cucinare, mangiare, lavorare con spirito di abbandono, immergersi completamente in Lui. Anche San Francesco, contemplando la bellezza del Creato, ('Theoria physike' come veniva chiamata dai Padri del deserto), era capace di pervenire alla conoscenza di Dio attraverso la creazione. L’universo visibile diventa quindi un libro aperto per gli amici di Dio, una scuola per le anime; la contemplazione della creazione è lo strumento che l'uomo santo utilizza per intravedere la presenza di Dio nel mondo. Il mondo è una teofania di Dio, un sacramento della Sua presenza, come tutta la tradizione patristica ha sempre sottolineato. Negli ultimi decenni in occidente la moda dilagante è quella di negare la creazione dell'universo da parte di Dio, una cosa considerata completamente naturale per millenni e millenni, improvvisamente divenuta da temerari affermare la presenza di Dio dietro a così tanta meravigliosa perfezione. Tutto questo in nome della scienza positivistica, che formula l'idea di un universo con tutte le sue complessità, che non abbia bisogno di un progettista, di una intelligenza che coordina il tutto. Dio non è un icona, Dio è trascendente ed immanente e al tempo stesso è presente in ogni atomo; Vishnu, colui che tutto penetra e sostiene. In conclusione possiamo notare come l'amore vero, quello puro, esente da tutte quelle contaminazioni che lo trasformano in libido, in eros, è presente in tutte le Tradizioni autentiche, e tante persone sante di tutte le epoche, ne hanno assaporato e manifestato tutti quei sintomi che fanno di un uomo una fonte inesauribile di gioia e benevolenza per quella parte di umanità che sappia cogliere per intero tutto l'inestimabile valore. Mi sia concesso un esempio tratto dagli insegnamenti di Doroteo di Gaza tratti da un passaggio della Filocalia: “Supponiamo che per terra ci sia un cerchio, cioè una linea tonda tracciata con un compasso. Centro si chiama propriamente il punto che sta in mezzo al cerchio. Adesso state attenti a quello che vi dico. Pensate che questo cerchio sia il mondo, il centro del cerchio sia Dio, e le linee che vanno dal cerchio al centro siano le vie, ossia i modi di vivere degli uomini. Quanto più i Santi avanzano verso l'interno, desiderano avvicinarsi a Dio e si avvicinano gli uni a gli altri, quanto più si avvicinano a Dio, tanto più si avvicinano l'un l'altro e quanto più si avvicinano l'un l'altro, tanto più si avvicinano a Dio. Similmente immaginate anche la separazione. Quando infatti si allontanano da Dio e si rivolgono verso l'esterno, tanto più si allontanano gli uni con gli altri. Ecco. questa è la natura dell'amore. Quanto più siamo fuori e non amiamo Dio, altrettanto siamo distanti dal prossimo. Se invece amiamo Dio, quanto più ci avviciniamo a Dio per mezzo dell'amore per Lui, altrettanto ci uniamo all'amore del prossimo e quanto più siamo uniti al prossimo, tanto più siamo uniti a Dio”. La potremmo definire l'equazione dell'amore.
                                                                
                                                                                                            Purusotthama das

domenica 31 gennaio 2010

FISICA QUANTISTICA


Trascrizione letterale della classe tenuta dal Prof.Valentino Bellucci (Visvambhara Prabhù) sulla Fisica Quantistica
Jarikhanda 3-12-2009

' Shri Krishna disse: il tuo  particolare universo si estende per sei miliardi e mezzo di chilometri, perciò è il più piccolo tra gli universi; per questa ragione hai soltanto quattro teste. Il numero delle teste dei Brhama varia in proporzione alle dimensioni dell'Universo che dirigono. In questo modo Io mantengo numerosi Universi' La citazione è tratta dalla Sri Caitanya Caritamrta, Madhya Lila, parte quarta, capitolo 21. Parla dell'incontro tra Brahma e Shri Krishna, quando Brahma va a trovare il Signore a Dwaraka.  Presentandosi all’entrata del palazzo dice: Sono Brahma. E Shri Krishna risponde Quale Brahma?' Come sarebbe a dire “Quale Brahma? Solo io sono Brahma”. Allora Shri Krishna gli spiega che ogni Universo ha un Brahma. E' bellissimo questo episodio, perche è la prova che la Cultura Vedica, già millenni orsono, sapeva che esistevano più Universi e non solo questo. Oggi la fisica quantistica,, ed in particolare la teoria delle stringhe e delle super stringhe, e in seguito un'altra teoria che si chiama teoria M, che è lo sviluppo della teoria delle stringhe, arriva non solo a ipotizzare ma a dimostrare una realtà di Universi paralleli oltre al nostro, e che sono praticamente innumerevoli, infiniti. Una citazione di Einstein, (qualcuno potrebbe dire: “no, scienza e religione devono essere separate”, mentre Einstein è stato riconosciuto come uno , forse il più grande scienziato di tutti i tempi), diceva “la scienza può essere creata soltanto da chi sia totalmente votato alla verità e alla comprensione; questa fonte emotiva, tuttavia, scaturisce dalla sfera della religione, ed a essa appartiene anche la fede nella possibilità che le regole valide per il mondo dell'esistenza siano razionali, cioè comprensibili dalla ragione; non riesco a concepire uno scienziato genuino che difetti di fede profonda. Possiamo esprimere la situazione con un immagine “la scienza senza religione è zoppa, la religione senza la scienza è cieca”, quindi devono sempre lavorare insieme. Un'altra affermazione di Alan Turing, un matematico, colui che inventò il computer, diceva: “personalmente ritengo che lo spirito sia connesso con la materia, ma non sempre di certo allo stesso tipo di corpo; un tempo ho creduto possibile che alla morte uno spirito entri in un Universo completamente separato dal nostro”. La fisica quantistica ci ha regalato qualcosa di meraviglioso, in realtà sempre per la Misericordia di Krishna, perchè se Krishna non avesse permesso di illuminare questi scienziati, loro non avrebbero potuto nemmeno sfiorare queste verità. Einstein stesso lo dice: “uno scienziato genuino è una persona di fede”, perché riceve la conoscenza da un livello più alto. Einstein non era un presuntuoso, egli non diceva “io sono un grande scienziato”, diceva “io non sono niente”, ed anche Newton era così, anche Galileo Galilei, tutte persone di grande fede, di grande umiltà, e son proprio questi scienziati che con umiltà hanno ricevuto la conoscenza, il dono poi di saper fare i calcoli matematici, di studiare il cosmo e di scoprire quello che oggi, anche se non molto divulgato ( in internet, se uno vuole, si può andare a scaricare tutti i documentari, e ci sono molti documentari divulgativi su queste teorie della stringhe sulla fisica quantistica), quello che manca è che tu vedi questi documentari ma nessuno li collega alla Conoscenza Vedica; questo è un lavoro che si può fare, ognuno di noi lo può fare e divulgarlo, perché è veramente incredibile. Ora cercherò di dire soltanto alcuni punti. Innanzitutto la fisica quantistica ha avuto origine più di un secolo fa, quindi ormai parliamo di una cosa non proprio recente. Nei primi anni del novecento si è scoperto che l'elettrone è una delle particelle fondamentali della materia, ed essi (gli elettroni) non entrano mai in contatto con il nucleo. Tra di essi c'è sempre una relazione. Se si osserva questa particella straordinaria, quella che gira intorno all'atomo, possiamo notare che si comporta in un modo, mentre quando non è osservata si comporta in un altro. Esattamente come una persona; se io la guardo chiaramente la influenzo: l'elettrone è come una persona. Questa scoperta, avvenuta intorno al 1909, sconvolse tutti; perché? Perché significa che la materia non è senza coscienza; se veramente avessero avuto ragione i materialisti, questa cosa non sarebbe dovuta avvenire. Sono nate tante scuole di pensiero, (perché c'erano quelli che la volevano spiegare in modo materialistico) ma niente da fare. Sono stati fatti tanti esperimenti:
-esempio 1 : Due particelle che hanno interagito tra loro e poi sono state separate hanno continuato ad avere una relazione istantanea.
-esempio 2 : Prendendo un fotone ed un'altro fotone che hanno interagito, questo è un esperimento che è stato fatto nel 1984 a Parigi, sono stati separati per una distanza di chilometri e chilometri. Agendo poi su di una particella, istantaneamente anche l'altra particella ha reagito nello stesso modo.
Questo significa che c'è un qualcosa sottostante che le mette in comunicazione, qualcosa che è oltre lo spazio e il tempo, perché non è possibile una comunicazione istantanea, non è spiegabile. Queste sono state le grandi scoperte della fisica quantica, cioè questo per farvi capire che la materia non la possiamo più considerare oggi, ma non solo nel 2009, ma in realtà anche cinquanta anni fa, anche all'epoca di Shrila Prabhupada la fisica quantistica accendeva un dibattito molto interessante. Poi sono avvenute le scoperte che abbiamo adesso, come quelle degli universi paralleli, però già all'epoca le cose stavano già cominciando a cambiare, c'era un cambiamento molto forte, è chiaro però che questi cambiamenti fanno paura, in realtà sono stati anche mistificati dalla new age,perchè li ha presi e ci ha messo quello che volevano, ci vuole rigore anche in questo senso, infatti ho cercato di dirlo che una scienza seria venga avvicinata ad una scienza spirituale seria, non alla new age che è una commercializzazione dello spirito, per fare i soldi con le cose spirituali. Un'altra scoperta molto interessante che è stata fatta è quella che la materia non è incosciente, ma è cosciente gli elettroni si comportano come persone, diceva David Bohm un'altro grande fisico, ed era un allievo di Einstein, Eistein aveva una assistente ed era David Bohm e David Bohm in un intervista degli anni '80 disse 'guardate che c'è una coscienza dietro alla materia', però ci sono ancora scienziati che non lo dicono, o fanno finta di non saperlo, di non sentirlo, è chiaro che poi questo tipo di discorso va a dar fastidio, perchè come dava fastidio Galileo Galilei quando andava a smontare il modello che era quello che andava in voga, quello Tolemaico , che diceva che la terra era al centro e il sole gira attorno, anche la chiesa era daccordo quindi tutti zitti nessuno poteva parlare, poi Galileo ha avuto ragione, la chiesa stessa oggi ha riconosciuto gli errori con Galileo e con altri, perchè alla fine la verità viene fuori, magari ci vuole un secolo, due, ci sono delle persecuzioni ma poi emerge. E' interessante leggere questa cosa che parla della vita, degli scienziati ancora dicono, nel 2010 faremo la vita in laboratorio, questo perché gli scienziati non parlano tra loro, il fisico non parla con il biologo il matematico non parla con il quantista, ognuno studia solo la sua cosa ma come si fa?, così non c'è una visione unitaria della scienza, bisogna che gli scienziati parlino tra loro, perchè questa specializzazione porta poi a non capire più il fenomeno, perchè se i biologi parlassero con i fisici quantistici capirebbero una cosa molto importante, che non si può fare la vita in laboratorio perchè la vita è coscienza, e la coscienza non è il risultato di elementi chimici ,ci sono le particelle subatomiche che sono il risultato della coscienza, però già un'astrofisico che è un italiano Massimo Teodorani scrive 'La vita è una forma più sofisticata che richiede di conseguenza una fisica più sofisticata è un fenomeno molto complesso la vita non è una cosa da niente che si può riprodurre in laboratorio come credono. Studiosi hanno proposto che la coerenza quantistica riscontrata nella molecola del dna sia associata alla coscienza stessa, il dna senza coscienza non funziona, non è una cosa meccanica eppure ancora i biologi hanno una visione meccanica, la vita è soltanto qualcosa di meccanico, però oggi ci sono scienziati che dicono che il dna senza la coscienza non esiste, quindi è la coscienza che provoca la vita, essa funzionerebbe un po' come un' antenna che serve a connetterci con i campi quantistici della coscienza, quindi alla fine il dna è come un antenna, è come dire che il personaggio televisivo è nell'antenna, no l'antenna e la televisione servono solo a captare la coscienza, questo vale anche per il cervello e tante altre cose. Un'altra scoperta importantissima che è venuta fuori con la fisica dei quanti è la scoperta di un campo energetico che oltre le particelle subatomiche, si chiama energia del punto zero, o chiamata energia del vuoto, si pensava che nel vuoto non ci fosse niente invece proprio in laboratorio con un esperimento si è visto che nel vuoto c'è energia cioè se si toglie tutte le particelle non c'è il vuoto c'è energia e si chiama energia del vuoto, questo è inconcepibile per la mente, perché se dico vuoto penso a niente, invece c'è un energia potenziale, sono delle particelle energetiche che ci sono e non ci sono, appaiono e scompaiono. Un esempio se in questa stanza ci sono un certo numero di persone, facciamo finta che ci sia un'altra stanza dove uno entra e esce, entra e esce continuamente, non si può dire che è dentro questa stanza ma non puoi dire nemmeno che non c'è, non si può dire che è dentro la stanza però c'è perchè la sua presenza l'avverti, ecco con un'esperimento hanno visto questa persona che entra e esce, ma entra e esce da cosa? Entra nella nostra dimensione di spazio e di tempo, e ritorna in un'altra dimensione che è fuori dal tempo, fuori dal tempo, quindi eterna, c'è una energia che è eterna, questo oramai è stato dimostrato, questa oramai è scienza acquisita, quando si dice fuori dallo spazio e dal tempo non c'è niente, no ,se non ci fosse quest'energia che non ci sarebbe lo spazio e il tempo, è proprio tutto completamente ribaltato, questo però vuol dire stravolgere completamente i materialisti, sconvolgergli la vita, però le scoperte dicono questo. Tralaltro questa energia da la forza alle particelle di muoversi, all'elettrone chi gli da tutta questa energia per ruotare intorno all'atomo? Anche noi se dobbiamo correre per un certo periodo abbiamo bisogno di nutrirci, altrimenti non troveremo la forza, l'elettrone visto che è coma una persona deve mangiare anche lui, e chi è che gli da il nutrimento? L'energia del vuoto, che è un'energia infinita, eterna, e già questo si può paragonare al Brahman l'aspetto dell' energia di Krishna e questo è straordinario, però chi conosce solo la new age non sa nulla del Brahman che è un'aspetto di Krishna stesso, e questo è un punto. Un'altro punto bellissimo è quello dello sguardo dal Brahman ci avviciniamo a Bhagavan, una Persona che guarda in riferimento all'origine dell'universo, si parla spesso del big bang di questa esplosione, e qui molti l'interpretano in modo materialistico come una cosa che è esplosa per caso, bene una scienziata anche qui italiana, vedete come continua la tradizione di Galileo, si chiama Paola Zizzi è un'astrofisica di Padova ha calcolato che durante il periodo inflazionario del big bang l'universo fosse addirittura un multiverso e si trovava in uno stato di sovrapposizione quantistica di universi multipli, cosa vuol dire? (Krishna aveva molte possibilità come un artista che ha molti bozzetti e decide quale quadro lavorare meglio,) fino a che qualcosa un misterioso osservatore esterno, detto da una scienziata un osservatore esterno, avrebbe determinato il collasso della funzione d'onda dell' universo inducendo tramite un processo di misura sicuramente molto sofisticato una scelta conscia tra le infinite possibilità di universi tra quelli in cui tuttora ci troviamo a vivere questo vuol dire che anche i sostenitori del big bang devono ammettere l'esistenza di un osservatore, perchè senza l'osservatore non ci sarebbe stata la scelta di questo universo, infatti alcuni affermano che questa scoperta a provato l'esistenza di Dio, e mi meraviglia che la chiesa stessa non parli di queste scoperte, forse perchè ha paura che queste scoperte non convalidi la propria teologia ma la teologia di altri, però questo è molto grave. Quindi viene fuori sempre la coscienza, la coscienza che guida le particelle subatomiche,la coscienza che decide quale universo deve esistere, la materia, la prakriti da sola , come ci ha sempre detto la scienza Vedica non funziona, rimane statica, immobile. Domanda: 'Puoi dare una spiegazione del significato di multiverso?' Multiverso vuol dire che è potenziale, è come quando nella tua mente pensi stasera cosa faccio? E hai varie possibilità, e questo è il multiverso poi, decidi e quindi fai una scelta. Ecco così è una persona che fa una scelta, nel caso degli universi Dio Krishna. Nella conoscenza Vedica c'è tutto questo sapere, però mancava il collegamento con la scienza occidentale, adesso però non c'è più separazione, adesso c'è armonia. Una cosa sul Paramatma, noi sappiamo che il Signore non solo è nel mondo Spirituale, ma è presente in ogni punto dello spazio materiale, il Paramatma è dentro il cuore di ogni essere vivente, ma è anche in ogni particella di materia, sempre David Bohm ha dimostrato matematicamente che è così, ha dimostrato che c'è una particella che dice alle particelle dove andare, e ha fatto il paragone della nave con il capitano, una nave senza il capitano si schianta sugli scogli, la particella subatomica è come una nave, e il Paramatma, la coscienza dice alle particelle come unirsi alle altre particelle, e non è meccanico c'è un progetto, c'è un intelligenza, è per questo che il materialismo non può più esistere, David Bohm ha fatto anche un'equazione, attraverso la quale si può dimostrare l'esistenza del Paramatma, quindi si può fare un discorso scientifico serio. Domanda: 'Puoi darci una spiegazione sul significato di quanto?' Agli inizi del novecento c'erano scienziati che stavano discutendo della materia, ancora non si sapeva che l'atomo è un nucleo di elettroni, fino all'ottocento, si pensava all'atomo come ad una pallina e basta, poi è venuto fuori che è una cosa complessa, c' è il nucleo, c'è il vuoto, Rutford ha paragonato l'atomo al sistema solare, come il sole con i pianeti che girano attorno, però in realtà è stato anche questa visione superata, perchè in realtà è molto più complessa, poi ci arriveremo quando parleremo della teoria delle stringhe Quanto vuol dire la quantità di energia, l'elettrone ha una sua orbita, ha il suo percorso, ad un certo punto cambia direzione, nelle dimensione materiale per fare questo cambiamento di percorso bisogna spostarsi, e questo richiede dell' energia, si è visto a livello sperimentale, Niels Bohr lo ha dimostrato, che l'elettrone non si sposta, fa un salto, si chiama salto quantico, cioè praticamente sparisce e riappare, è come se noi volessimo andare da una parte e invece di alzarci e spostarci, apparissimo dalla parte desiderata, gli elettroni come yogi si teletrasportano, e questo è sconvolgente, in realtà l'elettrone torna in una dimensione più profonda dove non ci sono regole di spazio e di tempo, quindi sicuramente una dimensione non materiale e riappare dove vuole, e per fare questo emana un fotone, perde un po' di energia perchè è un lavoro che deve fare. Un esempio appropriato potrebbe essere quello di una piscina, tu sei in un punto della piscina fuori, e decidi di andare dall'altra parte della piscina, quindi ti immergi nuoti sotto l'acqua e riappari dall'altra parte, uno che osserva e non sa che hai nuotato sotto l'acqua pensa che sia una magia era li ed è apparso dall'altra parte, questo nuotare sotto l'acqua è un energia del vuoto che lo possiamo paragonare al Brahman. Domanda: 'come può l'osservatore modificare il fenomeno? Perchè la nostra coscienza entra in relazione con la coscienza che guida l'elettrone, perchè praticamente l'elettrone è sia particella che onda, se noi l'osserviamo è una forma , se non l'osserviamo è un'altra forma e questo ha mandato in crisi anche Einstein. Hanno fatto degli esperimenti su delle acque sante di tutte le tradizioni religiose e le hanno chiamate acque di luce, e hanno visto che più fotoni, sono acque più luminose, e questo dimostra che anche l'acqua come ogni altra cosa è cosciente, e anche qui c'è una comunità di scienziati che vogliono rifiutare questo, perchè fa paura, altrimenti non possono più essere materialisti, e un fisico Svizzero Luis Reed ha detto che l'acua ha una memoria, e l'acqua non ha un cervello e allora come fa? È perchè la coscienza viene prima del cervello. L'ologramma di maya, maya nei testi Vedici viene indicato come ciò checi illude, una sorta di velo che ci impedisce di vedere la verità, e in realtà anche questo è confermato dalla fisica, David Bohm diceva che tutta la materia è un film, lui lo chiamava ologramma, ologramma è come vedere un’immagine tridimensionale tu la tocchi ma in relatà non tocchi niente e quindi è un'illusione, e David Bohm ha avanzato l'ipotesi che la materia non è altro che la proiezione di un livello di realtà molto più profondo, esattamente come diceva il Samkhiya, e siccome noi siamo molto eccitati ci è data la possibilità di giocare un po' con la materia, ma in realtà è come in un film, la cosa straordinaria che dice Bohm è che ci vuole un'altra realtà che proietta questo film, come al cinema ci vuole proiettore, ci vuole una persona che gestisce tutto lo spettacolo, il mondo implicato e il mondo esplicato, questo mondo è soltanto una piccola manifestazione di una realtà che noi non vediamo che però esiste, perchè altrimenti dove prende l'energia l'elettrone? Domanda: ' che cosa sono le stringhe?' La stringa non è una particella, ma è quello che permette l'esistenza della particella, e questa teoria è dimostrata da molti esperimenti. Ci sono delle cordicelle di energia, che non è materia ma energia, e noi potremmo definirla come coscienza, una cordicella di coscienza che a seconda di come vibra produce una particella, (come se da uno strumento a corde producessimo delle note) questa stringa è piccolissima, molto più piccola di un elettrone, infatti non è stata vista , ma è stata ipotizzata, pensate che intuizioni che hanno avuto questi scienziati, poi però l'hanno dimostrata matematicamente con dei calcoli, e tutto torna la teoria delle stringhe è perfetta, e Pitagora ci dice che quello che è matematicamente perfetto è la verità, perchè la matematica è un linguaggio Divino. Quindi questa stringa come vibra manifesta una particella e alla base di tutto questo c'è una musica, infatti questo universo è paragonato ad una sinfonia, però ci vuole un musicista, chi è che decide come deve vibrare questa stringa, già questa teoria presuppone l'esistenza di un musicista e esattamente Krishna è un musicista e infatti fa una musica per le anime. Come si arriva da questa cosa piccolissima agli universi paralleli? Uno potrebbe chiedersi dall'infinitamente piccolo agli universi paralleli? è la stessa teoria che parlando delle stringhe, poi arriva a parlare delle membrane, in pratica attraverso calcoli e osservazioni viene fuori che ci sono delle membrane di energia a cui queste stringhe sono attaccate, perchè ci sono delle stringhe che sono agganciate alla membrana e possono vibrare fino ad un certo punto, poi ci sono anche delle stringhe libere che svolazzano e vibrano e alcuni dicono che la forza di gravità derivi da queste stringhe volanti, queste membrane avvolgono l'universo, l'universo è come dentro una bolla esattamente come si vede Maha Vishnu quando emana gli universi. Una cosa molto interessante della teoria delle stringhe è che ipotizza undici dimensioni, all'inizio avevano fatto dei calcoli e venivano fuori dieci dimensioni, già dieci dimensioni era sconvolgente perchè noi conosciamo quattro dimensioni nell'universo materiale, altezza, lunghezza, larghezza le tre dimensioni spaziali e la quarta che è il tempo, la teoria delle stringhe dice che ci sono altre sei dimensioni, e queste sei dimensioni sono dei mondi, dei mondi che possono anche ospitare degli esseri, e qui entra anche tutto il discorso di altre entità di altri piani di altre vibrazioni, e questo molti lo rifiutano perchè sono sei dimensioni che noi non vediamo, è come dire sei mondi che noi non vediamo. L'undicesima dimensione è venuta fuori proprio con gli universi paralleli, perchè si diceva queste dieci dimensioni dove sono? Ci vuole uno spazio che le accoglie, che è lo spazio dove si trova MahaVishnu, perchè poi questi universi vengono pure emanati e riassorbiti ad un certo punto. Ora quale è la prova sperimentale? Questa prova è stata scoperta proprio qualche mese fa, è stato scoperto che un buco nero è grande novecento milioni di anni luce, è uno strappo enorme, e questo dicono che è la prova degli universi paralleli. Il buco nero si trova a dieci miliardi di anni luce dalla terra, si tratta di un volume di spazio di circa novecento milioni di anni luce, dove nulla la fa davvero da padrone, il buco si chiama nero perchè ha una forza di gravità che assorbe qualunque cosa, agli strumenti che l'hanno scoperto appare come una gigantesca macchia oscura nel cielo, come se una mano smisurata avesse cancellato tutti gli oggetti luminosi, ora un gruppo di ricercatori ha dato una spiegazione di quel fenomeno, suona fantascientifico ma studiosi dicono che è proprio così, è l'impronta indelebile di un'altro universo oltre il nostro, praticamente quando MahaVishnu emana gli universi queste bolle si toccano, e se si toccano si crea questa lacerazione, questo buco nero, e qui possiamo vedere tantissimi punti di contatto con la scienza Vedica. Il buco tra l'altro è un mistero perchè Hopkins colui che li aveva ipotiz zati, pensate che genio, poi sono stati scoperti, lui diceva che il buco nero sconvolge tutte le nostre leggi, infatti è un'altra dimensione dove queste leggi non valgono più, è come nel mondo Spirituale dove non valgono le leggi che ci sono da noi, come vedete tutto è scientifico tutto, ma bisogna avere l'umiltà come Einstein di abbassare la testa e dire ricevo questa conoscenza perchè finchè non c'è questo non ci può essere sincera conoscenza. Anche nella mistica Ebraica si parla delle dieci Sefirot, in cui si dici che sei si sono nascoste per manifestare le altre quattro come la fisica sta dicendo, possiamo vedere che tutte le Tradizioni Spirituali autentiche convergono nelle medesime realizzazioni. Einstein questo è poco conosciuto aveva un Maestro Spirituale che era Peter Deunov che era un santo, Maestro Spirituale del più famoso Omraam Mikhael Aivanhov, ed era vegetariano, parlava della reincarnazione, e Einstein umilmente diceva che senza il suo Maestro non era niente, e Einstein sul suo comodino aveva libri di Spiritualità aveva libri sulla Teosofia che ha parlato di spiritualità in modo scientifico, e in realtà i teosofi erano degli yogi, c'è stato uno yogi inglese che già nell'ottocento aveva capito come era fatta la materia, con la coscienza era entrato negli atomi l'ha descritto e chiaramente nell'ottocento si sono messi a ridere perchè lui parlava dei quark, parlava già delle stringhe, e adesso è tutto confermato, e questo ai più fa cadere tutto il paradigma ateo materialistico, sopratutto ateo, perchè devi riconoscere che c'è qualcuno che manovra tutto questo, c'è un intelligenza, oramai non regge più, poteva reggere fino all'ottocento e già cominciava a scricchiolare allora, il fatto di dire questa è una macchina che va avanti da solo c'è sempre stato e via dicendo, adesso alla luce delle ultime scoperte scientifiche non è più possibile. David Bohm era ispirato dalla conoscenza Vedica, però lui era arrivato a quelle conclusioni come scienziato, poi ha visto che esistevano già, per questo dobbiamo comunque essergli molto grati. Domanda: 'volevo sapere qualcosa in più sull'equazione del Paramatma, perchè finora la scienza non ha potuto mai confermare l'esistenza di Dio forse Dio non vuole essere dimostrato, perchè vuole la nostra fede altrimenti sarebbe troppo a buon mercato, cosa ne pensi?' Prema è oltre tutto questo, Prema non puoi liquidarla con un'equazione perchè comunque il Paramatma e il Braham sono raggiungilbili con altre forme di Yoga che non è la Bhakti, il Jnani raggiunge il Brahaman, e lo Yogi il Paramatma, e sono mezzi meccanici, il Paramatma è un'emanazione di Krishna, la scienza è arrivata a capire che c'è un intelligenza dietro la materia, però per vedere proprio Krishna che suona il flauto bisogna innamorarsi di Lui. Per esempio San Tommaso D'Aquino con la sua filosofia aveva proposto cinque metodi per dimostrare razionalmente l'esistenza di Dio, egli diceva che Dio ci ha dato una ragione in grado di dimostrare la Sua esistenza, siccome San Tommaso D'Aquino era un uomo del medio evo ha usato la scienza che c'era allora che era sotto l'influenza di Aristotele, che era una scienza un po' deboluccia, oggi abbiamo davvero una Misericordia di poter usare la nostra ragione con la fisica quantistica e capire che Dio esiste,ma anche se l'hai dimostrato non è detto che tu per forza lo ami, perchè anche i demoni sanno che Dio esiste però lo odiano lo stesso, abbiamo sempre la scelta, San Tommaso D'Aquino e la religione Cristiana dicevano, si può dimostrare l'esistenza di Dio, poi sono altre cose che la ragione non può dimostrare, ci sono delle verità come l'esistenza dell'anima, l'esistenza di Dio, che come diceva anche Shrila Prabhupada sono scientifiche. San Francesco soltanto guardando un fiore, ascoltando il vento, aveva la realizzazione che sono opere d'arte, nessun artista può fare delle simili opere, è come dire che noi prendiamo delle tele dei colori dei pennelli, li metto in una stanza chiudo a chiave, poi entro dopo un milione di anni e trovo la Gioconda che si è dipinta da sola capite che è assurdo, li nell'arte ammetti che c'è un artefice un artista e nella rosa nel fiore no? Shrila Prabhupada l'ateo lo vedeva coma una persona poco intelligente. “Per vedere il sole hai bisogno del sole stesso”
Haribol

sabato 2 gennaio 2010

Sulla Natura Marginale ( tatastha-sakti ) della Jiva.


La domanda auspiciosa che un giorno un essere umano (jiva) possa farsi, è quella di conoscere la propria vera natura; da questa domanda potrà nascere la sua buona fortuna, per questo prendo spunto da un passaggio del Jaiva-Dharma di Srila Bhaktivinoda Takura per tentare di dare una risposta ed analizzare questa possibile domanda. Nel quinto sloka del Dasa-Mula è detto: 'proprio come faville che scaturiscono dal fuoco, le innumerevoli jiva sono minuscole particelle spirituali contenute nei raggi del sole spirituale Sri Hari. Sebbene siano identiche a Sri Hari, esse sono anche eternamente distinte da Lui. L'eterna differenza tra jiva e Isvara è che Isvara è il padrone e Signore di maya-sakti, mentre la jiva, per sua natura costitutiva, può cadere sotto il controllo di maya anche nello stato liberato (mukti). Questa verità filosofica è supportata in numerosi passi dei Veda e delle Upanishad. Le realtà che le jiva-purusa possono conoscere sono due, quella del mondo materiale inanimato e quello del mondo Spirituale. La jiva si trova in un terza posizione detta tata-stha, che è un luogo nel quale si congiungono le altre due, così la jiva vive come in una condizione simile al sogno. Trovandosi in questo confine può vedere sia il jada-jagat (mondo inerte) sia il cid-jagat (mondo spirituale),questa è la natura marginale della jiva-sakti. Così in questa condizione la jiva oscilla fra queste due condizioni, quella di sogno e quella di veglia. Il termine tatastha significa marginale, possiamo definirla la linea di demarcazione che separa l'oceano dalla terra ed è talmente sottile da non poter essere individuata a occhio nudo. Possiamo così paragonare il mondo spirituale all'oceano e la terra al mondo materiale; tata è la linea che li divide,e in questo punto dove questi due mondi si incontrano è situata la jiva-sakti (energia marginale). La jiva è situata in questo luogo intermedio, da dove è visibile da un lato il mondo spirituale e dall'altro l'universo materiale creato da maya. Da un lato c'è Bhagavan con la ua sakti infinita,e dall'altro lato c'è mayasakti (l'energia materiale). Le jiva sono manifestate dalla tatastha-sakti (potenza marginale) di Krishna, e da questa natura marginale è possibile scorgere entrambi i mondi. Se la jiva guarda Krishna, cioè verso il mondo spirituale, potrà entrarvi e servire Bhagavan nella Sua forma spirituale pura e cosciente.Se invece guarda maya, si oppone a Krishna e così viene imprigionata da maya. Questa duplice natura si chiama tatastha svabhava, o natura marginale. Nell'esistenza della jiva non esiste nessuna partecipazione di maya, ma essendo per natura molto piccola può essere sconfitta e offuscata da maya. Maya però non può in nessun modo offuscare il Brahaman e causargli una condizione miserevole. Se accettiamo la sakti trascendentale (para-sakti) di Brahaman, maya non può assolutamente sconfiggere la cit-sakti (energia interna), quindi maya non gioca nessun ruolo nella creazione delle jiva. Sicuramente la jiva è solo una piccola particella ma, nonostante ciò, in essenza è superiore a maya. In conclusione maya non ha nulla a che vedere con la creazione della svarupa (forma spirituale) della jiva, e allo stesso tempo le jiva, per natura, sono soggette all'influenza di maya. Sta al nostro libero arbitrio guardare, dalla condizione in cui ci troviamo, con perseveranza verso il cid-jagat (mondo spirituale) e allontanarci da maya per non esserne travolti. Il nostro compito è quello di tornare a casa, nella nostra vera natura spirituale.

Scritto da Purusottama das  ( Paolo Ciccarelli )


giovedì 16 luglio 2009

Le nove attività del servizio devozionale


Le nove attività del servizio devozionale sono le seguenti:
1. Ascoltare il Nome e le glorie della Suprema Personalità di Dio
2. Cantare le Sue glorie
3. Ricordare il Signore
4. Servire i piedi di loto del Signore
5. Adorare la Divinità
6.Offrire omaggi al Signore
7. Agire come servitore del Signore
8. Fare amicizia con il Signore
9. Abbandonarsi completamente al Signore

sabato 30 maggio 2009

Krishna è la causa e l'effetto


Non dobbiamo rinunciare a nulla che possiamo utilizzare nel servizio del Signore. Questo è un segreto del servizio devozionale. Qualsiasi cosa che possa essere utilizzata per l’avanzamento nel processo della coscienza di Krishna e del servizio devozionale deve essere accettata. Per esempio, noi stiamo usando apparecchi tecnologici per il progresso del nostro attuale movimento per la coscienza di Krishna, apparecchi come macchine per scrivere, dittafoni, registratori, computer, microfoni e aerei. A volte la gente ci chiede: “Perché voi utilizzate prodotti materiali se condannate il progresso della civiltà materialistica?". In realtà, noi non lo condanniamo; chiediamo semplicemente alla gente che continui a fare ciò che sta facendo, però con coscienza di Krishna. Questo è lo stesso principio per il quale Krishna consigliò Arjuna, nella Bhagavad-gita, di utilizzare come servizio devozionale la sua abilità nel combattere. Allo stesso modo, noi stiamo usando questi apparecchi per il servizio a Krishna. Con questo sentimento per Krishna, o con questa coscienza di Krishna, possiamo accettare tutto. Se si può utilizzare la macchina per scrivere per fare progressi nel nostro movimento per la coscienza di Krishna, dobbiamo accettarla. Ugualmente si devono usare il dittafono, il computer o qualsiasi apparecchio. La nostra visione delle cose è che Krishna è tutto. Krishna è la causa e l’effetto, e a noi non appartiene niente. Le cose di Krishna devono essere usate nel servizio a Krishna. Così noi vediamo le cose.

sabato 16 maggio 2009

La Comprensione Attraverso il Suono è la Migliore

Il Signore Caitanya protestò contro le interpretazioni erronee delle Upanisad e rigettò qualsiasi spiegazione che non desse il significato dirette di esse. L’interpretazione diretta si chiama abhidha-vrtti, mentre l’interpretazione indiretta si chiama laksana-vrtti. L’interpretazione indiretta non compie nessun proposito. Ci sono quattro tipi di comprensione:

(1) La comprensione diretta {pratyaksa}
(2) La comprensione ipotetica {anumana}
(3) La comprensione storica {aitihya}
(4) La comprensione attraverso il suono {sabda}

Di queste quattro, la comprensione ottenuta dalle Scritture Vediche (le quali sono la rappresentazione sonora della Verità Assoluta) costituisce il miglior metodo. Gli studiosi vedici tradizionali accettano che la comprensione attraverso il suono è la migliore.Gli escrementi e le ossa di qualsiasi entità vivente sono considerati impuri in accordo con le opere letterarie vediche; ciò nonostante, le Scritture Vediche affermano che lo sterco di mucca e la conchiglia sono puri. Queste dichiarazioni sono apparentemente contraddittorie, ma dovuto al fatto che i Veda considerano puri lo sterco di mucca e la conchiglia, i seguaci dei veda li accettano come puri. Se vogliamo comprendere le dichiarazioni vediche mediante l’interpretazione indiretta, allora dobbiamo sfidare la loro autorità. In alter parole, le dichiarazioni vediche non possono essere accettate in base alle nostre interpretazioni imperfette, ma devono essere accettate tali come sono. Se non vengono accettate in questo modo, non c’è nessuna autorità in loro.In accordo con il Signore Caitanya, coloro che cercano di dare interpretazioni personali alle dichiarazioni vediche, non sono intelligenti nella maniera più assoluta. Essi disorientano i loro seguaci inventando le loro proprie interpretazioni.